Una tavola “ritrovata” di Giovanni Antonio Sogliani

Il Restauro della tavola

di Giovanni Antonio Sogliani

nella Chiesa di San Donato in Greti Vinci

Il restauro eseguito dalla Dottoressa Sandra Pucci è stato promosso dal ROTARY CLUB EMPOLI

Direzione del Restauro: Dott. Mauro Becucci, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato


E’ stato sostenuto dal
COMUNE DI VINCI
e dal
ROTARY CLUB EMPOLI nelle annate 2020/21
Pres. Dott. Luca Bartali 2021/22
Pres. Arch. Giuseppe Pisacreta

Pala di Giovanni Antonio Sogliani a san Donato in Greti
Particolari Prima e dopo il restauro. Foto Claudio Giusti

IL RESTAURO

di Sandra Pucci Restauratrice

La storia conservativa della tavola del Sogliani comprende un periodo, relativamente recente, di incredibile esposizione diretta alle intemperie a causa del grave degrado in cui versava, e versa ancora oggi, l’edificio sacro che la ospitava. L’esigenza primaria dell’intervento di restauro riguardava la messa in sicurezza, con urgenza, del film pittorico. Le innumerevoli lacune erano dovute probabilmente ad incompatibilità materica tra la preparazione ed il colore, a lungo sollecitati, inoltre, da escursioni termiche ed igrometriche che non hanno certamente giovato al buon invecchiamento degli strati e alla tenuta degli stessi strati tra di loro; danni derivanti da questa problematica di tipo strutturale si erano già verificati, in passato, su tutta la superficie, come si è potuto vedere dalle tante diffuse stuccature emerse durante la fase della pulitura ed imputabili a tale situazione.

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Il mondo del Restauro in un corso al Pontormo

 

L’Agenzia Formativa del Liceo Scientifico “Il Pontormo” indice per l’anno scolastico 2018/19 la seconda edizione del

“CORSO PROPEDEUTICO ALLA CONSERVAZIONE E AL RESTAURO DEI BENI CULTURALI”

che, pur mantenendo sostanzialmente la struttura della precedente edizione, sarà organizzato al suo interno come un corso di secondo livello per gli iscritti che hanno già frequentato il primo livello.  L’aspetto teorico e quello laboratoriale si alterneranno per offrire un’esperienza esaustiva della disciplina.

I materiali oggetto di studio saranno principalmente arredi artistici danneggiati dall’alluvione del 1966, così da mettere i corsisti a contatto con il cuore del problema del recupero e della tutela del bene culturale. L’esperienza sarà proprio quella di avere di fronte un bene culturale particolarmente compromesso e di acquisire gli strumenti per attuare un intervento di recupero del bene stesso che (passando dalla documentazione iniziale dello stato conservativo) arrivi, per quanto possibile, alla sua restituzione, dopo essere stato sottoposto ad intervento conservativo di minima. Continua a leggere

Il restauro di Antonio Puglieschi

 

Le immagini della serata

foto di Salvatore Pagano

Presentazione ufficiale del restauro della tela

dell’Altar Maggiore della chiesa di San Firenze

Dipinta da Antonio Puglieschi nel 1715, raffigurante

“L’Immacolata Concezione e i Santi Carlo Borromeo, Filippo Neri, Ignazio di Loyola, Francesco di Sales, Teresa d’Avila e la Beata Umiliana de’ Cerchi”

Firenze 8 Dicembre 2017

Relatori:

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Padre Rosario Landrini, Preposito della Congregazione

dell’Oratorio di San Filippo Neri

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Dott.ssa Anna Mitrano, Vice Prefetto della Direzione Centrale

del FEC (Fondo Edifici di Culto)

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Prof. Sandro Bellesi, Docente Universitario

 

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Dott.ssa Jenniffer Celani, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti

e Paesaggio, per la città Metropolitana di Firenze e le province di Prato e Pistoia

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Guglielmo Colonna, Restauratore

 

Chiesa di San Firenze, S. Messa Celebrata da Padre Rosario Landrini

e

Coro dell’Oratorio “Mons. Luigi Sessa” diretto dal Maestro Marco Pupo


Il restauro è stato possibile grazie al progetto di Art Bonus promosso dai Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri, finanziato per intero grazie all’erogazione liberale della Sig.ra Beatrice Mazzego, a devozione ed  in ricordo dei suoi familiari.

E’ il primo progetto Art Bonus a Firenze completamente finanziato da un singolo privato e dedicato ad una chiesa del FEC.


Il restauro del Chiostrino dei Voti alla SS. Annunziata: la scheda tecnica

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 Documentazione durante il restauro

Foto di Antonio Quattrone

IL RESTAURO DEL CHIOSTRINO DEI VOTI

Il restauro degli affreschi e dell’apparato decorativo del Chiostrino dei Voti nella Basilica della SS.Annunziata a Firenze, si è svolto dal 2013 al 2017, grazie al finanziamento della Fondazione no-profit Friends of Florence.
L’intervento è stato eseguito dalle imprese Gioia Germani e S.A.R.snc di Cristiana Conti ed Alessandra Popple, con il patrocinio del Comune di Firenze (Arch.Caselli, Arch.Sforzi) e l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ( Dott.ssa Teodori, Dott.ssa Ciseri, Dott. Paolini).
Il Chiostrino dei Voti Il ciclo pittorico, costituito da dodici lunette affrescate, è da sempre stato considerato la culla del manierismo fiorentino in quanto ospita opere dei più importanti artisti di quella corrente, che lavorarono sotto la guida di Andrea del Sarto. Continua a leggere

Galleria degli Uffizi: Leone X in restauro

Le foto per la diagnostica


Sono presentate oggi, 17 ottobre 2017, le prime ipotesi di restauro collegate alle indagini preliminari compiute sul dipinto di Raffaello Sanzio, Ritratto di Papa Leone X de’Medici con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’Rossi.

Un dipinto dotato di un’enorme fama sia per l’aura che ha circondato da subito il suo eccellentissimo autore, che per la capacità mimetica, sia dei tessuti che degli altri materiali presenti nella rappresentazione, non ultimi gli incarnati, sulla cui resa materica Giorgio Vasari nelle sue Vite si è dilungato con meritata enfasi.

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Restaurata la pala di Antonio Puglieschi, nella chiesa di San Firenze

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Chiesa di San Firenze

Sabato 7 Ottobre 2017, alle ore 19:

Inaugurazione del Restauro della pala d’altare di Antonio Puglieschi

 

Note del restauro:

Restauro di un dipinto raffigurante “L’Immacolata Concezione e i Santi Carlo Borromeo, Filippo Neri, Ignazio di Loyola, Francesco  di Sales, Teresa d’Avila, e la Beata Umiliana de’ Cerchi”.

Autore: Antonio Puglieschi (1660 – 1732). Misure cm 580 X 340.

Dipinto centinato con cornice intagliata e dorata a foglia.

Situato sull’altare maggiore della chiesa di S. Firenze.

Per le sue dimensioni e per la collocazione nella nicchia d’altare il dipinto ha richiesto delicate operazioni di rimozione e ricollocazione. Continua a leggere

Cristina Giannini: Restauri ottocenteschi nella Collegiata di Empoli

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I RESTAURI OTTOCENTESCHI DELLA COLLEGIATA DI EMPOLI

APPUNTI PER UNA RICOSTRUZIONE STORICA

di Cristina Giannini

                                                                            (a G.P.)

 da Bullettino Storico Empolese, vol. 7-8, 1986

La redazione ringrazia la dott.ssa Cristina Giannini per aver autorizzato la pubblicazione.

Durante la prima metà dell’Ottocento si assiste, in Toscana, al precisarsi dell’idea di tutela del patrimonio artistico, la cui evoluzione può essere individuata attraverso l’insieme degli interventi di manutenzione e restauro che interessarono gli edifici pubblici ed ecclesiastici, i dipinti, i cicli murali, gli arredi conservati nelle pinacoteche, nelle chiese e nei monasteri e, in qualche caso, anche appartenenti a collezioni private.

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Michelangelo multimaterico…

 

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Il Dio Fluviale di Michelangelo (c.ca 1526/7)

Giorgio Bonsanti

(già Ordinario di Storia e Tecnica del Restauro all’Università di Firenze)

Presidente della Commissione per le attività istruttorie finalizzate all’accreditamento delle istituzioni formative e per la vigilanza sull’insegnamento del restauro

Ispettore Onorario per il Patrimonio storico-artistico delle province di Firenze, Pistoia e Prato

 

Il recente restauro di un’opera definita già da Wilde (Wilde 1978, p. 127) “in a much damaged state”, che fin dal 13 ottobre 1590 aveva necessitato di una “rassettatura” ad opera di un muratore (i documenti cinquecenteschi in Gottschewski 1906) ha eliminato la sorda ridipintura scura che ne aveva fin qui caratterizzato l’aspetto. Sono state recuperate ampie aree della coloritura originale bianca, realizzata a biacca (bianco di piombo), come da prassi. Nella Vita di Jacopo della Quercia vasariana (Vasari-Milanesi 1878-1906, II, p. 110; v. anche I, pp. 153-154), leggiamo di come si costruivano le figure effimere di terra: “[…] pezzi di legno e di piane [assi] confitti insieme, e fasciati poi di fieno e di stoppa, e con foni legato ogni cosa strettamente insieme, e sopra messo terra mescolata con cimatura di panno lino, pasta e colla […] riescono nondimeno leggieri e, coperte di bianco, simili al marmo”.

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Santa Felicita, il Pontormo in restauro

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RESTAURO DELLA CAPPELLA CAPPONI E DELLA DEPOSIZIONE DI PONTORMO GRAZIE ALLA DONAZIONE DI FRIENDS OF FLORENCE

Sono iniziati a marzo 2017 i restauri della Cappella Capponi e del Trasporto di Cristo, il dipinto di Pontormo conosciuto dai più come La Deposizione, entrambi ubicati in Santa Felicita a Firenze. Gli interventi, ancora in corso, sono stati realizzati con il contributo della Fondazione non profit Friends of Florence e in particolare grazie ai donatori Kathe e John Dyson. Il progetto di restauro globale, approvato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, è stato affidato al restauratore Daniele Rossi, sotto l’alta sorveglianza del funzionario responsabile del quartiere di S. Spirito Daniele Rapino. La Deposizione di Pontormo farà parte del percorso espositivo della mostra di Palazzo Strozzi Cinquecento a Firenze (21 settembre 2017-21 gennaio 2018)

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L’arte da salvare

 Facciamo presto! Marche 2016 – 2017: tesori salvati, tesori da salvare

Uffizi, Aula Magliabechiana

28 marzo – 30 luglio 2017
La mostra Facciamo presto. Marche 2016 – 2017: tesori salvati, tesori da salvare che apre al pubblico il 28 marzo nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi presenta una selezione di capolavori provenienti dalle cittadine e dai paesi dell’entroterra appenninico delle Marche meridionali, colpiti dal terribile terremoto che ha quasi distrutto o reso inagibili le chiese, i palazzi e i musei dove questi oggetti d’arte erano custoditi, spesso fin dalla loro origine. Le opere esposte sono tra le gemme più preziose di un territorio che sorprende per la ricchezza straordinaria e inattesa del suo patrimonio d’arte e di storia: una raffinata raccolta di dipinti su tavola e su tela, di sculture lignee, tessuti e oreficerie.

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