Paolo Volponi su Masaccio

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Martirio di San Giovanni Battista, Predella del Polittico di Pisa. Berlino, StaatlicheMuseen.

Tommaso Cassai, che più tardi, per qualche ragione della sua tristezza o della sua intemperanza, verrà soprannominato Masaccio, nacque a San Giovanni Valdarno il 21 dicembre 1401.

All’età di cinque anni restò orfano di padre, e po­co dopo dovette assistere alle nuove nozze della madre con un vecchio speziale del paese. È da ritenere che la sua infanzia sia stata poco felice, piuttosto gravida di ombre e di carenze, tutta interiore secondo la logica del dolore infantile, anche se la cronaca accenna alla benevolenza del patrigno. Tommaso dovette trascor­rere il suo primo tempo per le strade del paese, sugli scalini, dentro il vicinato, davanti a una rappresenta­zione umana precoce e violenta, tra il silenzio delle porte gentilizie e le voci degli incontri. Egli avrà di sicuro cercato scampo, portandosi dietro il fratello minore Giovanni, anche fuori delle mura, tra le col­line lungo le rive dell’Arno. La pittura poteva essere uno studio accostabile, per lui, nella bottega di qual­cuno, a impastare, a spezzare le terre, a raschiare le tavole, a inchiodare, sempre con il fratello minore accanto. Continua a leggere