Un convegno per Caravaggio a Empoli

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“Da Caravaggio, il San Giovanni nel Deserto Costa e delle sue copie”

Note a margine sulla giornata di studio 

Foto di Marcantonio Perugino

Articolo pubblicato su Emporium, n.1 Maggio 2015

di Paolo Pianigiani

Gli antefatti

Eravamo in pochi a conoscere quella antica copia, attaccata fuori squadra e dimora provvisoria chissà da quando, sull’altare della cappella che Tommaso degli Zeffi, sul cominciare del ‘600, si fece costruire in Santagostino. Quell’aggettivo dispregiativo, “copia”, che si tirava dietro, la condannava a perpetuo disinteresse e a un destino senza speranza. Eppure quella tela l’aveva portata ad Empoli, sua patria, monsignor Marchetti Giovanni, insieme alla biblioteca. Immensa e pesantissima, costituita in parte dalle tirature non ancora rilegate, andate per il presente invendute, dei suoi libri a sottofondo religioso.

I libri, con la giunta di alcuni quadri, anche loro a carattere religioso, arrivarono probabilmente per navicello, provenienti da Roma. Da quelli gli empolesi ci tirarono su la loro biblioteca pubblica, che si doveva chiamare di San Giovanni, in perpetuo ricordo del suo fondatore Giovanni Marchetti e contenere di conseguenza nella sala grande (l’attuale sala delle conferenze del Comune, la ex mensa degli Agostiniani) in bella vista proprio il San Giovanni nel Deserto di Michelangelo da Caravaggio. Non sappiamo dove i prelato empolese si procurasse il dipinto. Sappiamo che in quegli anni, esattamente nel 1802, un emissario del Re di Napoli Ferdinando di Borbone acquista una versione simile dello stesso soggetto, che Roberto Longhi giudicherà originale. Ma una cosa è certa, come ci ha spiegato Walfredo Siemoni, organizzatore del Convegno, nel suo intervento: il nostro Monsignore era convintissimo di essersi portato a casa un’opera autentica. E ci ha detto il perché: di altro quadro, più piccolo e devozionale, una Madonna Annunziata, il Marchetti ha lasciato scritto nel suo testamento che si trattava di un Guido Reni, ma forse, come gli avevano detto “altri intendenti” era di  Elisabetta Sirani. Quindi se avesse avuto qualche dubbio, lo avrebbe detto. Continua a leggere

Il Convegno e le foto. Gli scatti di Marcantonio Perugino…

Ormai i nostri lettori ci sono abituati. Gli eventi che seguiamo vengono riportati quanto più fedelmente possibile con articoli, presentazioni, rassegna stampa, filmati. Rimangono così nel tempo e possono essere visti e consultati da chi, nel futuro, volesse per avventura averne notizia e contenuti. Arrivano sempre immancabili le foto. Questa volta l’evento era di quelli importanti. Caravaggio e i Caravaggeschi. Marcantonio ce lo racconta così.

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Il cuore nell’arte, conferenza alla Misericordia di Empoli.

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Venerdì 13 marzo, 2015. Nella sala grande della Misericordia di Empoli si è tenuta la conferenza organizzata dall’Associazione “Amici del Cuore”.

Nell’occasione è stato consegnato alla società sportiva “Virtus” di Santa Maria un defibrillatore, indispensabile per la sicurezza degli atleti.

Alberto Michelucci ha introdotto i lavori, presentando i relatori, che sono stati nell’ordine:

Pier Luigi Ciari, Governatore della Misericordia, che ha ricordato brevemente le attività dell’antico Ente benefico, che porta nel proprio nome il “cuore”, fino delle sue origini.

Ha preso quindi la parola il dottor Alessandro Bini, cardiologo, che ha ricordato la propria crescita all’interno della struttura ospedaliera empolese, fin da quando non ancora laureato ha varcato la soglia dello studio del prof. Del Dotto, dove campeggiava il primo e antico strumento di analisi cardiaca, lo stetoscopio. Dopo la scienza ha permesso analisi sempre più dettagliate, dando modo ai medici di disporre di strumenti di cura sempre più efficaci. Immancabile la citazione del primo trapianto di cuore, vissuto dagli specialisti di allora come vera e propria rivoluzione copernicana. Continua a leggere