Mese: ottobre 2017
Museo del Bargello: Giovanni della Robbia e Niccolò di Tomaso Antinori
Da Brooklyn al Bargello:
Giovanni della Robbia, la lunetta Antinori e Stefano Arienti
Museo Nazionale del Bargello
10 novembre 2017 – 8 aprile 2018
Dopo l’esposizione alle grandi mostre presso il Museum of Fine Arts di Boston e la National Gallery di Washington tra 2016 e 2017, approda a Firenze un capolavoro che ha lasciato l’Italia nel lontano 1898: la lunetta con la Resurrezione di Giovanni della Robbia. Verrà presentata al pubblico nella cornice del Museo Nazionale del Bargello, dove si conserva la maggiore raccolta al mondo di sculture realizzate in terracotta invetriata dai Della Robbia. Commissionata probabilmente intorno al 1520 da Niccolò di Tommaso Antinori (1454-1520), che dette inizio alla fortuna imprenditoriale di questo antichissimo casato fiorentino, la lunetta è di dimensioni monumentali (cm 174,6 x 364,5 x 33) e resta oggi uno dei più notevoli esempi della produzione di Giovanni della Robbia (Firenze 1469-1529). Figlio di Andrea e insieme a lui continuatore della bottega del nonno Luca, Giovanni si indirizzò verso una produzione contraddistinta da una maggiore esuberanza decorativa e cromatica, come appare proprio da questo straordinario esemplare, rimasto per quasi quattro secoli nella sua ubicazione originaria, la prestigiosa Villa Le Rose costruita fuori le mura di Firenze quale residenza di campagna e sede, già in antico, di produzione vinicola. La lunetta raffigura il Cristo risorto, con il committente Antinori in ginocchio alla sua destra e i soldati attorno al sepolcro, secondo l’iconografia tradizionale: il tutto su un articolato sfondo di paesaggio e all’interno di una fastosa cornice di frutti e fiori popolata da piccoli animali.
L’opera venne acquistata nel 1898 da Aaron Augustus Healy(1850-1921), personaggio chiave della Brooklyn di fine Ottocento, importante uomo d’affari, presidente del Brooklyn Institute of Arts and Sciences per venticinque anni, ma anche esperto collezionista e generoso mecenate. Healy, che portò a New York la lunetta per donarla al Brooklyn Museum, la riaccompagna idealmente oggi a Firenze, con una spettacolare presenza ‘in effigie’: altro capolavoro concesso in prestito dallo stesso museo americano è infatti il Ritratto di Aaron Augustus Healy dipinto da John Singer Sargent nel 1907.
Sargent (Firenze 1856 – Londra 1925) artista cosmopolita e di eccezionale successo, fu uno dei ritrattisti più in voga presso l’alta società delle capitali europee e americane: quello di Healy è uno degli ultimi ritratti eseguiti da Sargent, che in seguito riservò quel privilegio solo a pochi fortunati come Henry James, Vaslav Nijinsky, John D. Rockefeller o il presidente degli Stati Uniti Thomas Woodrow Wilson.
Nel 2016 Marchesi Antinori ha generosamente finanziato il complesso restauro della lunetta, realizzato nei laboratori del Brooklyn Museum in previsione della mostra al Museum of Fine Arts di Boston. Si è in tal modo venuta a creare una singolare convergenza storica, una suggestiva continuità di committenza e tutela esercitata dalla famiglia Antinori attraverso i secoli, che si rinnova ulteriormente in questo eccezionale e temporaneo ritorno in Italia. Marchesi Antinori sostieneinfatti anche questa iniziativa fiorentina, a seguito del bando pubblico indetto dal museo ai sensi dell’art. 19 D.Lgs. n. 50/2016.
L’evento accenderà dunque i riflettori, dopo quasi 120 anni dal suo trasferimento oltreoceano, su uno straordinario capolavoro poco conosciuto dal pubblico italiano ed europeo, cui verrà dedicata un’intera sala degli spazi museali del Bargello. In parallelo, la seconda sala ospiterà un’opera di Stefano Arienti, artista italiano tra i più apprezzati in ambito internazionale, dal titolo Scena fissa, con cui la scultura robbiana viene riletta e reinterpretata, dando vita ad un inaspettato dialogo tra arte rinascimentale e contemporanea. Tale creazione, ideata per la sala mostra del museo Nazionale del Bargello, quindi con un progetto site-specific, rientra nelle iniziative di Antinori Art Project, progetto che muove dall’idea di creare una naturale prosecuzione dell’attività di collezionismo, proseguendo una tradizione della famiglia che viene oggi rivolta verso le arti e gli artisti del nostro tempo.
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Il restauro del Chiostrino dei Voti alla SS. Annunziata: la scheda tecnica
Documentazione durante il restauro
Foto di Antonio Quattrone
IL RESTAURO DEL CHIOSTRINO DEI VOTI
Il restauro degli affreschi e dell’apparato decorativo del Chiostrino dei Voti nella Basilica della SS.Annunziata a Firenze, si è svolto dal 2013 al 2017, grazie al finanziamento della Fondazione no-profit Friends of Florence.
L’intervento è stato eseguito dalle imprese Gioia Germani e S.A.R.snc di Cristiana Conti ed Alessandra Popple, con il patrocinio del Comune di Firenze (Arch.Caselli, Arch.Sforzi) e l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ( Dott.ssa Teodori, Dott.ssa Ciseri, Dott. Paolini).
Il Chiostrino dei Voti Il ciclo pittorico, costituito da dodici lunette affrescate, è da sempre stato considerato la culla del manierismo fiorentino in quanto ospita opere dei più importanti artisti di quella corrente, che lavorarono sotto la guida di Andrea del Sarto. Continua a leggere
I nuovi acquisti alla Galleria dell’Accademia a Firenze
La Galleria dell’Accademia di Firenze
presenta importanti acquisizioni alle sue collezioni
23 ottobre 2017
La Galleria dell’Accademia di Firenze presenta alla stampa le recentissime, importanti acquisizioni di opere: quattro dipinti e una scultura, che vengono ad incrementare le collezioni del museo.
“Sono acquisizioni di grande valore – afferma il Direttore del museo Cecilie Hollberg – che attestano l’impegno di un grande museo autonomo come il nostro anche nel campo della ricerca, nell’arricchimento e valorizzazione delle proprie collezioni”. Continua a leggere
Ambrogio Lorenzetti, la mostra a Siena
Ambrogio Lorenzetti
Siena, Santa Maria della Scala
22 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018
A Siena, presso il Santa Maria della Scala, dal 22 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018, è visitabile la mostra dal titolo Ambrogio Lorenzetti. L’esposizione, promossa e finanziata dal Comune di Siena, gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Toscana, può essere considerata tra le più importanti organizzate quest’anno in Italia. Continua a leggere
Galleria degli Uffizi: Leone X in restauro
Le foto per la diagnostica
Sono presentate oggi, 17 ottobre 2017, le prime ipotesi di restauro collegate alle indagini preliminari compiute sul dipinto di Raffaello Sanzio, Ritratto di Papa Leone X de’Medici con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’Rossi.
Un dipinto dotato di un’enorme fama sia per l’aura che ha circondato da subito il suo eccellentissimo autore, che per la capacità mimetica, sia dei tessuti che degli altri materiali presenti nella rappresentazione, non ultimi gli incarnati, sulla cui resa materica Giorgio Vasari nelle sue Vite si è dilungato con meritata enfasi.
Continua a leggereGiulia Cantoni, la Pala di Antonio Puglieschi in San Firenze
Su incarico della Dott.ssa Celani, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Prato e Pistoia, ho avuto l’occasione di intraprendere uno studio iniziale sulla monumentale pala d’altare di San Firenze e sul suo esecutore, Antonio Puglieschi (Firenze, 1660-1731).
Il nome del pittore è per lo più sconosciuto al grande pubblico, studiato da una ristretta nicchia di ricercatori – in particolare Sandro Bellesi -, ma doveva essere un nome di grande prestigio nel panorama artistico dell’età tardo barocca toscana, essendo stato scelto come pittore per questa pala che godeva di massima visibilità. Continua a leggere
Restaurata la pala di Antonio Puglieschi, nella chiesa di San Firenze
Chiesa di San Firenze
Sabato 7 Ottobre 2017, alle ore 19:
Inaugurazione del Restauro della pala d’altare di Antonio Puglieschi
Note del restauro:
Restauro di un dipinto raffigurante “L’Immacolata Concezione e i Santi Carlo Borromeo, Filippo Neri, Ignazio di Loyola, Francesco di Sales, Teresa d’Avila, e la Beata Umiliana de’ Cerchi”.
Autore: Antonio Puglieschi (1660 – 1732). Misure cm 580 X 340.
Dipinto centinato con cornice intagliata e dorata a foglia.
Situato sull’altare maggiore della chiesa di S. Firenze.
Per le sue dimensioni e per la collocazione nella nicchia d’altare il dipinto ha richiesto delicate operazioni di rimozione e ricollocazione. Continua a leggere
La firma di Kazuo Ishiguro
Il premio Nobel per la letteratura 2017 Kazuo Ishiguro : “nei suoi romanzi di grande forza emotiva ha scoperto l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo“.
Un movimento elastico in un avvicendarsi di forme grafiche stilizzate sostenute da una ritmicità accurata.
Una architettura segnica che partecipa di eleganza senza studiatezza, creando senza sosta nuove forme grafiche.
L’alternarsi di una evidente differenziazione cromatica tra le linee ascendenti e quelle discendenti traducono una sensibilità molto affinata nell’analisi delle dinamiche interpersonali a cui concede molto spazio sottolineando l’importanza dell’accoglienza, della socialità attiva e cosciente .
Esserci ed essere con l’altro in una visione di profonda comunicabilità dei sentimenti e delle emozioni, assecondando il flusso immaginativo, ponendosi in sintonia e corrispondenza con le vicende umane superandone le esteriorità e le apparenze.
Susanna Bernabei
Il Rinascimento Giapponese agli Uffizi
Il Rinascimento Giapponese
La natura nei dipinti su paravento dal XV al XVII secolo
Aula Magliabechiana, Uffizi
3 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018
Si apre agli Uffizi una grande mostra, la prima del suo genere in Europa, sull’arte giapponese corrispondente al periodo italiano dal primo Rinascimento agli inizi del Seicento: si tratta di paraventi pieghevoli e porte scorrevoli, molti dei quali Tesori Nazionali e Proprietà Culturali Importanti e provenienti da musei, templi e dall’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone. Le opere, su carta e perciò delicatissime, saranno esposte in tre rotazioni di 13 alla volta, al fine di garantirne la conservazione dall’esposizione alla luce. Continua a leggere