La firma di Kazuo Ishiguro

Il premio Nobel per la letteratura 2017 Kazuo Ishiguro :  “nei suoi romanzi di grande forza emotiva ha scoperto l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo“.

immagine ishiguro

 

Un movimento elastico in un avvicendarsi di forme grafiche stilizzate sostenute da una ritmicità accurata.

Una architettura segnica che partecipa di eleganza senza studiatezza, creando senza sosta nuove forme grafiche.

L’alternarsi  di una evidente differenziazione cromatica tra le linee ascendenti e quelle discendenti traducono una sensibilità molto affinata nell’analisi delle dinamiche interpersonali a cui concede molto spazio sottolineando l’importanza dell’accoglienza, della socialità attiva e cosciente .

 Esserci ed essere con l’altro in una visione di profonda comunicabilità dei sentimenti e delle emozioni, assecondando il flusso immaginativo, ponendosi in sintonia e corrispondenza con le vicende umane superandone  le esteriorità e le apparenze.

Susanna Bernabei

Firma d’artista: Remo Salvadori

firma salvadori remo

REMO SALVADORI  (Cerreto Guidi, 1947)

 

Nella mostra Yalta energia-pensiero-bellezza (ultimi  giorni, chiude il 1/10/2017, Firenze – Forte Belvedere) non si può non citare Remo Salvadori (nell’immagine “Anfora e modello”).

opera salvadori      Remo Salvadori: Anfora e modello

Nella firma una sintesi del suo pensiero artistico: collegata e staccata, il tempo come “istante” e  come “durata”; un movimento progressivo unito ad una ricerca del profondo restituiscono l’idea dell’arte quale unione di opposti, laddove il quotidiano si coniuga con la spiritualità considerando la molteplicità delle forme geometriche come simboli sia delle dimensione immanente che trascendente, coesistenti e mai antitetiche.

Susanna Bernabei


 

Fabio Genovesi visto da Susanna Bernabei

 

Nell’incontro di presentazione del libro “Il mare dove non si tocca” con l’autore Fabio Genovesi avvenuto presso il MUVE, Museo del Vetro ad Empoli per VIRUSLIBROEXTRA – Libreria Rinascita di Empoli, ho potuto acquisire la dedica autografa dello scrittore.

La dedica in immagine evidenzia un soggetto in cui l’ironia e lo sguardo divertito trasfigurano una realtà che solitamente non è evidente a tutti.

Vivacità di pensiero e di azione tra creatività e dinamismo connotano una vena artistica che corre sul filo della meraviglia, dello stupore di fronte alle stravaganze della vita.

L’immaginazione è lo strumento che permette di affrontare le vicende personali  al di là di “qualsiasi maledizione”.

Susanna Bernabei

Susanna Bernabei, una nuova rubrica…

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La nostra amica Susanna Bernabei, grafologa forense, inizia oggi la sua collaborazione al nostro sito. Anche la scrittura è una forma d’arte, consapevole o inconsapevole che dir si voglia… Sicuramente rivela aspetti della personalità di chi scrive, che arricchiranno indagini e scoperte su artisti e personaggi più o meno noti. Grazie Susanna!

La redazione


Grafologia:  una scienza umana sperimentale, un test proiettivo, un comportamento espressivo.

Dalle intuizioni espresse nel “Trattato” di Girolamo Moretti, il caposcuola italiano, ad oggi sono intervenute molte pubblicazioni, ricerche approfondite, confronti tra pensieri diversi, interdisciplinarietà  con altri saperi.

Questo ha reso sempre più visibile la grafologia che ha acquisito negli anni una effigie sempre più tecnico-scientifica epurandola di molti elementi misterico-esoterici.

In parole semplici si parla di un comportamento espressivo che a differenza degli altri ha la peculiarità di fissarsi nello spazio tale e quale una fotografia e, in tal modo, permanere agli occhi dell’osservatore senza che lo scrivente possa nascondersi o evitare di manifestarsi.

La scrittura, esplicazione di un bisogno innato umano di comunicazione  ma che inizialmente deriva da un addestramento, si trasforma in una gestualità automatizzata tale da potersi definire il comportamento spontaneo per eccellenza.

Questo ha permesso di individuarlo come test proiettivo non solo per la ricchezza di contenuti simbolici ma anche perché il soggetto/attore ha la possibilità di interagire con l’ambiente (lo spazio grafico) sviluppando un proprio unico film d’azione attraverso il dipanarsi del filo grafico.

Filo che al suo interno traduce il suo sentirsi interiore, il suo rapportarsi con l’esterno sia esso un rapporto individuale o di gruppo, riferibile alla famiglia o alla situazione lavorativa/studio.

E’ di conoscenza comune oggi far riferimento a scritture che se fossero state individuate come segnali di allarme avrebbero potuto evitare drammi familiari o situazioni al limite.

La scrittura quindi come messaggio, è rivolto alla collettività ma è anche un percorso individuale di autoconoscenza e di ricerca interiore.

Susanna Bernabei