Cristina Giannini: Restauri ottocenteschi nella Collegiata di Empoli

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I RESTAURI OTTOCENTESCHI DELLA COLLEGIATA DI EMPOLI

APPUNTI PER UNA RICOSTRUZIONE STORICA

di Cristina Giannini

                                                                            (a G.P.)

 da Bullettino Storico Empolese, vol. 7-8, 1986

La redazione ringrazia la dott.ssa Cristina Giannini per aver autorizzato la pubblicazione.

Durante la prima metà dell’Ottocento si assiste, in Toscana, al precisarsi dell’idea di tutela del patrimonio artistico, la cui evoluzione può essere individuata attraverso l’insieme degli interventi di manutenzione e restauro che interessarono gli edifici pubblici ed ecclesiastici, i dipinti, i cicli murali, gli arredi conservati nelle pinacoteche, nelle chiese e nei monasteri e, in qualche caso, anche appartenenti a collezioni private.

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Una tavola sconosciuta con San Sebastiano di Francesco di Giovanni Botticini

 

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Botticini - S.Sebastiano Siminetti

Da: Bollettino d’Arte, vol. 18 (1924-25), p. 337-350

(trascrizione di Paolo Pianigiani)

 

Francesco di Giovanni Botticini fu definito un « eclettico ». La sua arte divenne, per­tanto, come un alveo capace dove liberamen­te andarono a convergere e a confluire tutte le indeterminate correnti, le indecise attribu­zioni e le minori manifestazioni anonime della pittura fiorentina del XV secolo, le quali, mo­vendo da Domenico Veneziano sino al Baldovinetti, al Verrocchio e al Ghirlandaio, dai Pollaiolo al Botticelli e a Cosimo Rosselli, si poterono riconnettere in qualche modo, sti­listicamente, a questi artisti. Continua a leggere

La giovinezza di Masolino

 

Masolino_Empoli

L’enigma della giovinezza di Masolino

di Ugo Procacci

 

da: Masolino a Empoli

Catalogo della Mostra

Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani – Collegiata di S. Andrea

Empoli settembre 1987

 

Uno dei punti più problematici della vicenda di Masolino è la sua giovinezza, della quale, allo stato delle conoscenze attuali, si sa poco o quasi nulla.

Ad Ugo Procacci, colui che ha scoperto le sinopie e gli affreschi della Cappella di Sant’Elena ad Empoli e che ha trovato e pubblicato tanti documenti relativi ai pittori operosi a Firenze nel Quattrocento, è stata richiesta la Sua autorevole presenza in que­sta pubblicazione.

Ugo Procacci ha risposto con una lettera in cui invita la redazione del catalogo a ri­pubblicare alcune sue pagine particolarmente significative per tentare di risolvere il pro­blema della giovinezza di Masolino.

Il professor Procacci comunica inoltre nella stessa lettera la sua ipotesi di lavoro di un lungo soggiorno di Masolino in Ungheria durante la sua giovinezza. Tale soggiorno spiegherebbe la mancanza di documenti a Firenze relativi a questa fase della vita di Masolino. Continua a leggere

Alessandro Naldi, una lite per il Crocifisso delle Grazie.

Miracolo del Crocifisso, Empoli, Museo della Collegiata di S. Andrea

Miracolo del Crocifisso, Empoli, Museo della Collegiata di S. Andrea

 

Dal Bullettino Storico Empolese, Anno XXXI n. 1-2, 1987

BREVI NOTE PER MEMORIA

XVI

Una lite per il Crocifisso delle Grazie.

In ASEE (Archivio Storico Ecclesiastico presso la Collegiata di Empoli) è conservato il Registro e Campione de’ Beni e altro della Compagnia di S. Andrea d’Empoli, nel quale si rinviene la copia di un curioso documento del 26 febbraio 1402 (in stile fiorentino: 1401).

L’atto consiste nella trascrizione, recognita da notaio 1, di una memoria relativa alla pronuncia di un lodo arbitrale emesso a definizione di una controversia insorta fra la Compagnia di S. Andrea e la Compagnia del Crocifisso per il diritto alla traslazione processionale della venerata immagine del Crocifisso delle Grazie in occasione delle cerimonie quaresimali.

Il conflitto fra i due sodalizi laicali, nella società empolese agli inizi del XV secolo, non era un affare banale 2. A parte ogni considerazione sulla importanza del sacro in un ambiente permeato di profonda spiritualità, interessi di prestigio e velleità di supremazia si ravvisano senza alcun dubbio alla radice della vertenza.

Il prodigio del « mandorlo fiorito » era recente e quindi è comprensibile la concorrenza che si era venuta a creare fra le due confraternite, entrambe desiderose di poter gestire in esclusiva il miracoloso simulacro (3). Continua a leggere

Una precedente attribuzione per il Fonte Battesimale di Empoli

Empoli, Muse

Empoli, Museo della Collegiata

Attualmente attribuita a Bernardo Rossellino dal Paolucci (1985), il Fonte Battesimale di Empoli fu in precedenza dato addirittura a Donatello… Sulla Treccani, nel 1935, si fa con sicurezza il nome di Pasquino di Matteo da Montepulciano.

Da: Enciclopedia Italiana (1935)

di Filippo Rossi

PASQUINO di Matteo di Montepulciano. – Scultore, nato probabilmente verso il 1425. Ancor giovane fu il più importante tra gli aiuti del Filarete nella porta in bronzo per San Pietro, messa in opera nel 1445. Del 1447 è il fonte battesimale del Duomo di Empoli, a forma di grande vaso marmoreo a due anse, di grandissima bellezza ornamentale e di spirito donatelliano; ma la sua attribuzione a P. non è concordemente accettata. Nel 1450-51 lavora per nove mesi con Maso di Bartolommeo al portale di San Domenico di Urbino; dal 1461 al 1464 fornisce della cornice a palmette e candelabri la cancellata in bronzo per la cappella della Cintola nel duomo di Prato, cominciata dallo stesso Maso di Bartolommeo nel 1438 e continuata, dal 1444, da Bruno di Ser Lapo Mazzei e Antonio di Ser Cola da Firenze; a Prato è ancora nel 1473 per la stima del pergamo della cattedrale, di Antonio Rossellino e Mino da Fiesole. L’attribuzione a P. della tomba di Pio II (circa 1470-75), trasportata nel 1614 da S. Pietro in Sant’Andrea della Valle a Roma, non è concordemente accettata dalla critica moderna, che vi vede tutt’al più una testimonianza della collaborazione di P. con Andrea Bregno per quello che riguarda le storie e i fregi, mentre la tradizione antica ne parla anche come di opera esclusivamente sua.

Bibl.: G. Vasari, Le vite, ed. Milanesi, Firenze 1878, II, pp. 363, 460 e 462; M. Lazzaroni e A. Munoz, Filarete, Roma 1908, p. 153; P. Schubring, Italienische Plastik d. Quattrocento, Berlino 1919, pp. 114 e 259; L. P., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932; L. Serra, Urbino (Catalogo delle cose d’arte e di antichità), Roma 1932, p. 118.