Marco Ciatti, I Codici della Collegiata di Empoli

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La redazione ringrazia il dottor Marco Ciatti per averci permesso la riproduzione parziale del suo libro “Codici Miniati Di Empoli”, Grafiche Giorgi & Gambi, Firenze, 1993.


Introduzione di Giovanni Pagliai

E’ assai difficile, a volte, nell’osservare i prodotti di quell’antica arte della miniatura che anche in terra toscana ha una sua storia più che ragguardevole, pensare che ci troviamo di fronte a una cosiddetta “arte minore”. E questo non perché i risultati siano sempre all’altezza delle grandi opere pittoriche che in Toscana hanno avuto per lunghi secoli la loro culla, quanto per la particolare suggestione che, come ben mette in evidenza il Prof. Paolucci, anche raffigurazioni di non eccezionale qualità possono esprimere. L’intento che la Cassa di Risparmio di Firenze si propone con la pubblicazione di questo volume, ricco di impegno scientifico e di straordinaria documentazione fotografica, e quello di permettere a un più vasto pubblico di apprezzare il fascino di questi codici miniati, che da quasi cinquanta anni non venivano più esposti.

In questo anno celebrativo del nono centenario della fondazione della Chiesa Collegiata di Sant’Andrea a Empoli, avvenimento di grande rilevanza storica e culturale al quale la Cassa di Risparmio di Firenze si onora di avere attivamente partecipato, l’occasione e infatti data da una mostra che ricolloca, purtroppo momentaneamente, questi libri liturgici nel loro luogo di origine.

Ma l’auspicio di tutti e che questa preziosa collezione possa quanto prima trovare una definitiva collocazione museale, in modo da permettere una più generale fruizione di questa raccolta, dopo che questo volume l’avrà ripresentata all’attenzione degli studiosi.

Giovanni Pagliai

Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Firenze S.p.A.


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Giovanni Poggi: Masolino e la Compagnia della Croce in Empoli

 Da: Rivista d’Arte, 1905 

Trascrizione a cura di Paolo Pianigiani

APPUNTI D’ARCHIVIO

Masolino e la compagnia della Croce in Empoli. — 

Di alcuni affreschi eseguiti dallo Starnina per la Compagnia della Nunziata nella chiesa di S. Stefano d’Empoli ha dato notizia O. H. Giglioli nel numero precedente. Nella stessa chiesa aveva sede un’altra Compagnia, quella della Croce, detta della veste nera, che vi posse­deva un oratorio ed una cappella intitolata a S. Elena ; la prima, nel fondo, a destra di chi guardi l’altare maggiore. Il documento che segue, estratto dal più antico libro che ci rimanga dell’archivio della Compagnia, non solo ci informa dell’origine e delle vicende della Compagnia stessa, ma contiene alcune notizie di un qualche interesse sulle opere d’arte che ne adornavano la residenza :

ASF. Corporazioni religiose soppresse, Compagnia della Croce, C. LXXIX; Vol. 5, c. 1r-2r

(c. 1r). Al nome dello omnipotente ecterno iddio et della sua sanctissima madre Madonna sempre Vergine Maria et de beatissimi appostoli e principi degli appostoli et principi degli appostoli messer sancto Piero e messer sancto Paulo e del beato messer sancto Andrea difensore e protectore e capo della nostra terra e del beato messer sancto Iovanni batista e l’appostolo e vangelista et a onore e a riverenza della degnissima et sanctissima Croce et a honore e riverenza di messer sancto Augustino doctore protectore e difensore della compagnia della sanctissima Croce predecta et a honore et riverentia di madonna sancta Maria Magdalena nostra avocata etc Questo libro è della compagnia della sanctissima Croce della vesta nera situata e posta nel capitolo e convento de’ frati di s. Agustino nel castello d’Em­poli. .. incominciato addì primo di Gennaio socto gli anni 1469… Continua a leggere

Dal Blu Bardini al Blu di Klein

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Da Reality n. 73, edito da http://www.ctedizioni.it

Immaginiamo i funzionari del comune di Firenze, incaricati di redigere l’elenco delle opere d’arte lasciate in eredità, nel 1922, alla Città del Giglio, da Stefano Bardini. Quando aprirono quelle stanze del Palazzo di piazza de’ Mozzi rimasero a bocca aperta. Un incredibile blu fiordaliso diffondeva le sue sottili variazioni nelle sale, faceva da sfondo a tavole, sculture, cornici rinascimentali, quando non trecentesche. Impossibile da capire. Non fecero nemmeno una foto agli ambienti. Continua a leggere

Altare e il suo vetro

Si può pensare a un incontro ideale, fra Altare (Artâ in ligure), un comune di 2.118 abitanti della provincia di Savona in Liguria, e la nostra Empoli. Ci accomuna l’amore per il vetro. Verde il nostro e bianco il loro, con le infinite varianti e possibilità. Molto attivo e battagliero, il Museo del Vetro di Altare ha saputo raccogliere una tradizione antichissima locale e conservare e mantenere viva fino ai nostri giorni tutta la potenzialità artistica ed evocativa che il vetro racchiude nelle proprie componenti minerali e umane.

Abbiamo chiesto a Giulia Musso, Conservatore del Museo dell’Arte Vetraria di Altare, di pubblicare sul nostro sito l’ultimissimo numero della rivista on line Vitrie, che ospita fra l’altro anche un articolo di Stefania Terreni, responsabile del nostro Archivio Storico e Coordinatrice del Museo dedicato al Vetro, il Muve. Eccola qua, la potete scaricare anche voi: Alte Vitrie N. 5.

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Paolo Pianigiani: Madonne di dentro e madonne di fuori

 Già una ventina di anni fa questa curiosa incisione a stampa fu pubblicata in copertina de “Il Segno di Empoli” (n. 15, Ottobre 1991), essendo stata ritrovata presso un antiquario, estratta, com’era negli usi per ricavarne maggior prezzo, da un libro del primo ottocento.

Abbiamo avuto la ventura di metter le mani sul libro intero, e quindi poter completare le informazioni sull’autore di questa bella immagine della nostra chiesina di fuori le mura, che ha nome Madonna del Pozzo, situata dirimpetto al Campaccio, oggi piazza della Vittoria. Continua a leggere